"In un regime totalitario gli idioti ottengono il potere con la violenza e gli intrighi... in una democrazia, attraverso libere elezioni..."

venerdì 19 luglio 2013

L'IMPORTANTE E' PARLARNE


Autore: Rodolfo Marangotto


Ho atteso il trascorrere di qualche giorno per avere la certezza che anche questa vicenda si attestasse sui canoni tipicamente italiani.
Una buona dose di energie del nostro paese malato sono state sperperate nel vano tentativo di sensibilizzare l’opinione pubblica (e, ahimè, anche quella politica) sulla sprezzante affermazione dell’Onorevole Roberto Calderoli a proposito del ministro Kyenge. Ovviamente, dando pieno risalto al fatto che l’interessato oltre ad essere uomo “degno d’onore, onorato, che gode alta reputazione (per meriti, dignità, grado, nobiltà, ecc.)…” così come l’illustre vocabolario Treccani definisce chi è onorevole, è anche vice-presidente del Senato, ovvero vice della seconda carica più alta dello Stato! Ebbene, si!
L’ovvia condanna per l’ennesima espressione razzista del senatore bergamasco si scontra con le imbarazzanti difese legate alla natura scherzosa dell’affermazione e al luogo di provenienza, un comizio politico.
Se ne è parlando tanto e comunque abbastanza da riempire pagine di giornali, servizi televisivi, trasmissioni radiofoniche… fino ad arrivare all’ovvia meta. Lo sfinimento dell'opinione pubblica, leggasi indifferenza! Con la conseguenza più nefasta: aver seminato ulteriore barbarie tra la società.
Il repertorio di Calderoli ormai è ampio e col passare del tempo si arricchisce di perle di vera stupidità e a farne le spese è la società italiana. Forse è lui il vero animale o meglio il marziano della situazione, dovendo assimilare le (altre) persone ad animali come unico modo per distinguersi.
Ma tutto questo è solo la maschera di quello che in realtà è andato in scena al comizio di Treviglio. Calderoli non è certo il burlone di turno che vuole animare la serata del bar di paese, come spesso riesce bene a far credere. La sua affermazione è volontaria; studiata e preparata nei minimi dettagli per poter raggiungere l’effetto sperato: parlarne, parlarne e ancora parlarne.
Ha riempito la pancia di fervida soddisfazione di molti suoi simpatizzanti; oggi possono orgogliosamente esprimere la propria intolleranza nei confronti di chi non è come loro …o di chi assomiglia ad un animale!
Ha (ri)acquistato consenso, ammirazione e visibilità.
Ha rianimato lo spirito nel suo movimento politico, dopo aver perso smalto negli ultimi mesi.
Ma perché offendere gratuitamente una donna? Perché in Italia denigrare una persona nera è possibile anche (e soprattutto) se si è un onorevole? Perché un rappresentante politico di primo piano non riesce a criticare l’operato di un Ministro e non la persona che lo rappresenta?
La cosa più raccapricciante è successa dopo l’esclamazione dal palco: le risate e gli applausi dei presenti al comizio e la sfacciata assoluzione di Calderoli da parte di coloro, che a vario titolo, hanno ritenuto tollerabile l’affermazione o comunque non offensivo paragonare il Ministro Kyenge ad un orango.
Inutile contare le risate a Treviglio, quando siamo circondati da un mare di persone che ritengono l’indifferenza la medicina a questi gesti di pura intolleranza mascherati da propaganda politica (o viceversa). Purtroppo in questo mare sguazzano anche molte delle donne e degli uomini seduti nel parlamento italiano!
Ma ormai tutto è finito: la memoria e la vergogna per gli italiani è davvero poca cosa! Alla porta è già pronto l’ennesimo fatto imbarazzante, di cui ricominciare con impeto a Parlare, oramai inevitabile sinonimo di Dimenticare!
Prossimi appuntamenti:
- silenzio stampa di Calderoli per qualche tempo …aiutato dalla maga estate;
- riapparizione di Calderoli in autunno, con fugaci interviste dai toni sobri e mesti su vari temi di rilievo della nostra politica;
- comparse lampo ma di vivacità riacquistata per l’inverno;
…e per la prossima primavera siamo tutti pronti a ricevere un'altra vergognosa sparata!!!
PS: il crono programma può ridursi a pochissime settimane in presenza di eventuale campagna elettorale.

1 commento:

Unknown ha detto...

La cosa tristissima, che qualifica pienamente un paese disgustoso come l'Italia, è che in qualsiasi altro luogo del pianeta il buon Calderoli (che ricordiamo essere anche il padre di una penosa legge elettorale come il nostro caro "Porcellum") avrebbe subito nell'ordine:
- class action da parte di 60 milioni di cittadini per i danni economici sostenuti a causa della suddetta legge;
- cacciata a pedate dall'agone politico con gommone prenotato per emigrare a forza verso uno Stato africano a scelta.
Nella nostra beata realtà, invece, il "genio" diventa vice presidente del Senato ed è considerato un esempio da qualche "barbaro sognante".
Non male direi..